Opi Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Carta d'identità del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise

Il sito ufficiale del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e MoliseIl Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise nasce in un primo momento come Riserva Reale di caccia, con lo scopo di salvaguardare le specie più arredi animali.
La prima proposta di istituire il Parco nazionale d'Abruzzo fu fatta dal prof. A. Ghigi, presidente della società emiliana "Pro Montibus et Sylvis" il quale nel 1917 presentò un progetto ufficiale di un Parco molto esteso e per questo di difficile realizzazione.
In seguito nel 1921 il comune di Opi affittò all'associazione Pro Montibus la costa Camosciara della Val Fondillo per realizzare un primo nucleo di montagna protetta. L'anno successivo fu istituito, per iniziativa privata, l'Ente Autonomo del Parco Nazionale d'Abruzzo presieduto dall'ing. Erminio Sipari; in seguito dopo Opi anche altri comuni quali Bisegna, Civitella Alfedena, Gioia dei marsi, Lecce dei marsi, Villavallelonga e Pescasseroli cedettero parte dei loro territori.
Il Parco poteva dirsi ormai costituito, tanto che fu riconosciuto ufficialmente con il decreto del 1923 per complessivi 18.000 ettari .Pian piano il territorio si è esteso fino ad arrivare attualmente su 40.000 ettari oltre i 60.000 ettari della Zona di Protezione Esterna.

Comuni interessati:

(Alto Sangro) Pescasseroli, Opi, Civitella Alfedena, Villetta Barrea, Barrea, e Alfedena;
(Marsica Fucense) Bisegna, Gioia dei Marsi, Lecce dei Marsi, e Villavallelonga;
(Valle del Saggittario) Scanno;
(Val di Comino) Alvito, San Donato Val di Comino, Campoli Appennino, Picinisco, Settefrati, e San Biagio Saracinisco;
(Mainarde) Pizzone, Castel San Vincenzo, Rocchetta al Volturno, Scapoli, e Filignano.

Ambiente naturale:

Il territorio del Parco è un incontro di catene montuose, cui si affacciano dossi tondeggianti, e insolite zone alpestri e dirupate che offrono ai turisti un paesaggio incantevole evocando tutto il fascino di un mondo primitivo. Le rocce sono prevalentemente di natura calcarea, ma nei pressi della Camosciara si trovano calcari dolomitici (dolomie) che imprimono un aspetto alpestre e trattengono in superficie le acque scorrenti che formano torrenti impetuosi e pittoresche cascate.

Flora e Fauna:

La vegetazione del Parco presenta una varietà di specie incredibile, ma accanto ai vegetali più comuni e diffusi, si trovano esemplari che, per rarità, localizzazione o altre caratteristiche meritano particolare attenzione, come ad esempio il Giaggiolo marsicano (iris marsica), scoperto di recente, la rarissima scarpetta di Venere la più bella tra le orchidee italiane, la rosa selvatica, la betulla presente su meno di un ettaro negli angoli più freschi del Parco.

Nell'insieme, comunque, il paesaggio è dominato principalmente da faggete, spettacolari i faggi millenari, veri patriarchi della natura della difesa di Opi.Troviamo però altre essenze arboree quali l'Acero italico, l'Acero di Monte, il Pioppo Temolo, il Pino Nero, circoscritto originariamente al cuore del Parco. Nelle praterie d'altitudine, tipiche delle creste abbiamo un paesaggio dominato da graminacee e ciperacee dall'aspetto eterogeneo, d'altro canto però in primavera e autunno si rimane incantati di fronte alle ricche e varie fioriture che colorano prati e pascoli.Si possono ammirare il giglio rosso, la peonia, la genziana maggiore e la genzianella, utilizzati per la produzione dei liquori tipici; molto rara l'Epipogio senza foglie, una specie di orchidea, difficilmente visibile, poiché fiorisce nella parte più fitta ed integra del bosco ogni 10-20 anni.

La fauna presente nel nostro territorio può essere definita come un campionario unico. Ci sono circa 40-50 esemplari di Lupo Appenninico, uno dei più misteriosi e affascinanti animali delle foreste, abile e astuto predatore, vittima anche di persecuzioni; 70-100 esemplari di Orso Bruno Marsicano, vero protagonista del Parco; desiderato, ma anche temuto, l'incontro con il solitario gigante dei recessi montani è una delle attrattive principali per i turisti.

Altro vanto prezioso della fauna del Parco sono i 500-600 esemplari di Camoscio d'Abruzzo; elegante e agilissimo si può ammirare presso l'area avvistamento del Camoscio e conoscere meglio presso il museo entrambi siti ad Opi. Con molta facilità si possono incontrare anche i Cervi imponenti, i timidi caprioli e naturalmente la volpe appenninica.

Alzando gli occhi al cielo si aspetta di vedere la maestosa Aquila reale e il nobile Falco Pellegrino che volano sicuri scrutando le loro prede. Ma passeggiando per i monti si possono vedere molte altre specie di animali che popolano le nostre foreste. .

Per maggior informazioni visitate il sito ufficiale del Parco
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